Bond legati alla ‘Ndrangheta venduti su mercati internazionali, l’indiscrezione del Financial Times.
NEW YORK (STATI UNITI) – Bond legati alla ‘Ndrangheta venduti su mercati internazionali. E’ questa l’indiscrezione lanciata dal Financial Times e che si riferisce al periodo compreso tra il 2015 e il 2019.
Il quotidiano finanziario precisa come a mettere sul mercato questi bond sarebbe stata una banca svizzera che li avrebbe venduti in blocco a Generali. Una maxi operazione che avrebbe avuto la consulenza della multinazionale EY senza impedire a società legate ai clan di Lamezia Terme di poter avere dei crediti vantati nei confronti di enti pubblici.
La difesa di Banca Generali
Banca Generali ha rigettato le accuse. L’istituto, come precisato da La Repubblica, ha fatto sapere che era una cartolarizzazione da un milione di euro basata sul factoring. Cioè fatture scontate da aziende che la pubblica amministrazione paga e che vendono vendute alle banche a prezzo ridotto per avere immediatamente i soldi.
E la fattura da 40mila euro era stata emessa da un’azienda successivamente risultata vicina alla ‘Ndrangheta. Nessun cliente, precisano dalla Banca, ha avuto perdite. Una vicenda che è ancora agli inizi e che potrebbe avere delle importanti novità nelle prossime settimane.
L’indiscrezione del Financial Times
L’indiscrezione è stata lanciata dal Financial Times. Secondo il quotidiano finanziario americano, sul mercato sono stati venduti dei bond strettamente legati alla ‘Ndrangheta. Una maxi-operazione gestita dalla multinazionale EY che non ha bloccato questa trattativa che è stata condotta dalla svizzera all’Italia.
La notizia lanciata dalla stampa americana non trova, al momento, conferme in Italia con Banca Generali che si è difesa parlando di un procedimento che non vede nessuna responsabilità in prima persona da parte dello stesso Istituto. Una notizia che rischia di avere un ‘peso’ importante sulla Borsa anche se bisognerà aspettare mercoledì 8 luglio 2020 per avere delle conferme.